Il Progetto della "Festa del diritto al gioco" di Ravenna e forese
Il Progetto della "Festa del diritto al gioco" trova sviluppo a Ravenna da otto anni a questa parte (avviato nel 2013) e sospeso nell'anno 2019/2020 per l'emergenza sanitaria, e a conseguenza di essa è stato poi trasformato in un altro progetto estivo dal titolo "Il Diritto al gioco al tempo del Covid19". Questo ha avuto sviluppo a partire da maggio fino settembre 2020, con un programma di attività di animazione dal titolo "Il gioco non si arresta!" (di esso è stata operata una piccola sintesi di ricerca che fa riassunto - più di carattere didattico metodologico - dell'approccio al gioco in situazione di emergenza sanitaria, affinchè il gioco in relazione a se, gli altri e al mondo delle cose ed all'ambiente circostante, non si arresti ma permetta comunque sviluppo di creatività).
Nella sua essenza, il Progetto è frutto e tende sempre di più verso una co-costruzione di rete, tanto nelle sue fasi ideative
che della sua realizzazione: un processo partecipativo che si attiva e svolge all'interno di molteplici Tavoli di lavoro coordinati, e che trova avvio ad ogni settembre; a volte, e senza
soluzione di continuità, porta a termine "lavori in corso" che coprono più anni di impegno.
Da settembre 2020 a maggio 2021 è stato definito ed approvato un nuovo Progetto (visita la pagina Progettare 2021), che terrà conto dell'emegenza sanitaria in atto e che come tutti gli anni è costituito da diverse parti tra loro articolate, concorrendo anche quest'anno al progetto conCittadini dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.
La definizione della data della Festa, orientativamente, riprende quanto indicato dalla International Toy Libray Association (ITLA - la rete internazionale dei servizi che promuovono il gioco via ludoteche o simile), in attesa che anche le Nazioni Unite istituiscano questa giornata in maniera universale.
Del progetto di quest'estate si vuole segnalare qualcosa che è stato fatto e di cui è rimasta traccia registrata: il 29 maggio pomeriggio un WEBINAR dal titolo "IL DIRITTO AL GIOCO AL TEMPO DEL COVID19" , trasmesso sulla pagina facebook del Comune di Ravenna - VEDI REGISTRAZIONI SU FACEBOOK e anche su YOUTUBE (con una durata di registrazione di 2,20 ore); e poi dei tutorial sulla costruzione del giocattolo ed il gioco creativo (con spunti per "mantenere le distanze", comunque divertendosi e creando), tutto sulla piattaforma Oasi31, stanza MediaRoom.
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IL GIOCO NON SI "ARRESTA" |
A partire dall'inverno del 2020 si avrà a nostra disposizione un nuovo strumento di orientamento culturale, che è la versione tradotta anche in italiano del Commento Generale n.17 all'articolo 31, ad opera dell'associazione Libera Università del Gioco (LUnGi) a cui ha dato supporto la Regione con il progetto conCittadini.
Quanto scritto diventa ancora più pregnante nella prospettiva di celebrare e festeggiare il trentennale della Convenzione dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza che è ricorso nel 2019.
Per tale motivo, l'associazione capofila Lucertola Ludens, in ottobre 2019 ha fatto sia un proprio sforzo ulteriore di investimento economico e sia ha riutilizzato quasi il totale di quanto è stato il premio giunto dalla Regione (Assemblea Regionale Emilia-Romagna, progetto conCittadini) per l'edizione 2018/2019 del progetto stesso (come del resto fu fatto per i precedenti premi vinti negli ultimi quattro anni).
Visti i risultati molto positivi, ad oggi si presuppone ancora di ripetere queste attività anche nell'edizione 2021, ringraziando sin da ora per lo sforzo di compartecipazione alle spese profuso dal Comune di Ravenna, Assessorato Pubblica Istruzione.
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CELEBRARE E FESTEGGIARE i 30 anni della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza |
Quest'anno la Festa del diritto al gioco di Ravenna e forese è prevista per il 23 maggio 2021, forse con una estensione per la sera, nell'intesa di una collaborazione con il Festival delle culture (considerando la Festa come un evento che anticipa il Festival).
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LUDO ORIENTEERING |
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Il 20 novembre 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, con la quale riconosce diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici a tutti i bambini e le bambine del mondo. I bambini e le bambine sono persone con diritto di cittadinanza universale. A tale ragione si sta predisponendo CALENDARIO 2020 dedicato al diritto al gioco, ispirandosi al recente documento redatto dalle Nazioni Unite, il Commento Generale n17 all'articolo 31. |
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PARTECIPA ANCHE TU - a partire da ottobre 2019 si è costituito Tavolo di lavoro per la progettazione di un Depliant quale strumento di promozione del Diritto al gioco, che potrebbe avere due versioni, una semplice per i bambini/e ed una più articolata nel linguaggio per gli adulti, il primo più comprensibili ai/alle bambini/e, ed il secondo stimolante la riflessione con/per gli adulti. |
La co-costruzione del Progetto è frutto di più Tavoli inter-associativi (fino al 2018 era solo uno - vedere la sua storia a questa pagina).
Ciascun Tavolo lavora in modo specifico su di un aspetto del Progetto con un proprio budget, come quello per la FORMAZIONE AL GIOCO (che si avvia il 03 ottobre 2020, online), o della "Campagna Regolamenti e il Diritto al gioco nel cortile" si prolungherà nella progettazione di un Depliant a promozione del gioco e di un convegno dal titolo "Gioco e benessere" (previsto per la mattina del 03 ottobre); quello della Mostra GiocOsa a Palazzo Rasponi (rinviata a fine maggio 2021); quello per "il gioco inclusivo" che ha stimolato il Comune a progettare e realizzare il primo Parco con area giochi inclusiva sperimentale anche a Ravenna, che si speri abbia un imminente avvio lavori.
Ogni anno si elabora un Progetto generale (che si evolve nel tempo fino ad arrivare ad una forma definitiva, spesso quando siamo a ridosso di febbraio), e questo è meglio raccontato alla pagina Attività.
A partire dall'edizione dell'anno 2016 ci siamo sentiti piacevolmente riconosciuti e compiaciuti nel ricevere anche la compartecipazione alle spese da parte del Comune di Ravenna, Assessorato Pubblica Istruzione e Infanzia, affiancato anche dall'Assessorato Ambiente Ufficio CEAS.
A questo ha contribuito a dare un piacevole twist alla nostra situazione economica un fondo accantonato dai primi e secondo premi vinti con l'adesione a ConCittadini 2017, 2018 e 2019 (ed anche in anni più addietro si era vinto un secondo ed un terzo premio, più la stampa di un Quaderno - in via di editazione - ed un Calendario a colori 2020), dell'Assemblea Legislativa Regionale dell'Emilia-Romagna (progetto ConCittadini). Ciò ci garantisce più autonomia di scelta. E' in preparazione un Quaderno che racconta e mostra con belle foto, dei primi 6 anni del Progetto, ricco di spunti di carattere didattico e metodologico, per una documetazione di buone pratiche per la promozione del Diritto al gioco in città.
In primis, l’orizzonte culturale su cui ci si è sintonizzati, è quanto espresso dalla Convenzione UN dei diritti dei bambini/e ed adolescenti che, assieme al "Manifesto dei diritti naturali" di Gianfranco Zavalloni, disegnano lo sfondo su cui muoversi; nonché un documento locale che è frutto di un'indagine sugli “Ostacoli al gioco all'aperto”, così come sono stati definiti dai bambini/e. Vi è un altro strumento culturale ed istituzionale che è in grado di dare ulteriore indicazione di orientamento, quale il progetto delle "Città amiche dei bambini/e", sempre dell'Unicef. Nonché, caparbiamente agiamo per promuovere il “gioco inclusivo” - cosi' come viene promosso nel Commento Generale all'articolo 31, elaborato nel 2013 da una Commissione delle Nazioni Unite e tradotto dalla Libera Università del Gioco in collaborazione con Unicef nazionale.
L'articolo 31 della "Convenzione Dei diritti dei bambini/e" stabilisce che tutti/e i bambini/e hanno il diritto di riposarsi, di giocare, di divertirsi, di esprimere la propria creatività e di partecipare alla vita artistica e culturale del luogo in cui vivono. Ad esso si associa l'articolo 23, in cui si definisce che il bambino/a disabile ha diritto ad una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la dignità, favorendo l'autonomia e la vita attiva nella sua comunità, avendo accesso all'educazione, alla formazione, alle cure sanitarie, alla riabilitazione, alla preparazione al lavoro, e alle attività ricreative.
E' nostra intenzione riuscire a definire un percorso preparatorio alla Festa e a costruire una Festa che risulti il più possibile nel segno dell'inclusione sociale; e come per gli altri anni anche nel segno della sostenibilità ambientale, che giova tanto alla creatività ed al protagonismo partecipativo, i quali scaturiscono fervidi dal "sano divertirsi con poco", coinvolgendo più generazioni tra loro e meticciando culture ludiche diverse. Quindi gioco e giocare inclusivo a tutto tondo, in cui le varie diversità devono trovare il loro posto all'interno di un prismatico, pluralistico, reciproco rispetto e riconoscimento.
Tante le ATTIVITA’ che sono state realizzate in questi sette anni di vita del Progetto (a partire dal maggio 2013); tra loro distinguibili in attività "a preparazione" della Festa (organizzative, laboratoriali sui diritti, di costruzione delle risorse ludiche) e "attività pubbliche" realizzate prima e durante la Festa (animazione urbana, culturali e formative) e "la Festa", come culmine di un processo partecipato.
Si ravvisa come esse siano state ben documentate anno dopo anno su questo sito internet (navigando alla voce del menù principale vedere l'ARCHIVIO - lavoro in corso), permettendo con testi e con foto associate, di meglio comprendere la natura complessa e la presa di coscienza di alcune caratteristiche del progetto stesso. Altro specchio di questo prisma che mantiene una sua alta dinamicità, è offerto nella pagina LOGO, in cui si rivela la sua ideazione grafica, il senso e di come questo logo sia ora in fase di ri-progettazione per meglio corrispondere all'esigenza di rappresentazione del tema dell'inclusione sociale delle varie diversità, che sono spesso oggetto di discriminazione tanto nelle situazioni di gioco come nella vita.
In ultimo anche la scelta del TEMA di approfondimento contribuisce ad arricchire il panorama e le concezioni del diritto al gioco nella cornice dei diritti della Convenzione in una Città amica delle bambine e dei bambini.
Con questo progetto si spera di contribuire ad interrompere quella continuità che è divenuta normalità consolidata della fanciullezza che vive in città, e che già alla fine degli anni '80 era stata così delineata da Bruno Bettheleim: ".. l'importanza del gioco nell'educazione e nella socializzazione dei bambini/e è stata, in questo secolo, contemporaneamente sia riconosciuta in teoria e sia negata nella pratica. Se da una parte si è infatti divenuti più consapevoli del significato psicologico del gioco spontaneo, non strutturato, dall’altra le esperienze di gioco libero concesse ai bambini/e appaiono sempre più ridotte. Le attività ludiche vengono sorvegliate e guidate e le giornate infantili vengono riempite da una così grande quantità di attività prefissate che ai bambini/e rimane molto poco tempo per giocare per conto proprio." (dal libro "Gioco e educazione", La Nuova Italia 1989)
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Dare futuro alle nuove generazioni, dare futuro al mondo: mettere al centro delle politiche la ri-organizzazione della nostre città, per promuovere autonomia ed indipendenza dei/delle minorenni, facendo memoria del passato e proiettandosi in avanti secondo un'ottica equa e sostenibile, mantendo aperto l'ascolto delle prime età e stimolando il loro protagonismo. Un buon criterio di valutazione della salubrità delle nostre città sarà il rifiorire dei gruppi gioco spontanei, liberando spazi e riconsegnando tempo da auto-gestire ai/alle bambini/e. |