LABORATORIO
Giocattoli in valigia

I giocattoli in valigia o le valigie dei giocattoli sono contenitori con risorse ludiche per giocare e anche per  promuovere la cultura ludica come strumento per apprendere a scuola.

Le chiamiamo valige perchè rendono meglio l'idea del viaggio, ma in realtà e per praticità, sono scatole al momento piene di niente, se non di idee; ma con la collaborazione delle classi che si coinvolgeranno nei percorsi di laboratorio, esse diventeranno piene di una selezione di 10 diversi giocattoli (ciascuno rappresentato in molteplici versioni, tante da poter far giocare almeno due classi in contemporanea).
Giocattoli appartenenti alla cultura ludica della tradizione locale e universale dei popoli, tutti realizzati con materiali accessibili e semplici strumenti, con una loro valenza estetica; soprattutto capaci di attivare 10 diversi percorsi di ricerca, centrati sul problem solving.
Come anticipato e nel primo anno di questa proposta, saranno i partecipanti a concorrere alla realizzazione di parte dei contenuti delle stesse valigie, per lo meno quello che riguarda i giocattoli. In altre parole, i manufatti costruiti in classe diventeranno risorse tanto per la classe stessa che per aumentare il numero di queste valigie.
Il fine ultimo sarà di ottenere risorse ludiche che restano sia alle classi che si sono inizialmente coinvolte e sia per altri e nuovi gruppi classe che saranno coinvolti negli anni a venire, attraverso il prestito gratuito.
Nelle intenzioni ultime del progetto, si immaginano queste valige viaggiare di classe in classe, e con il loro procedere anche arricchirsi di contenuti nuovi (e pertinenti con i 10 percorsi di ricerca), che verranno depositati al loro interno come parte degli strumenti per apprendere su dieci diverse tematiche attraverso la cultura ludica.

OBIETTIVI DEL LABORATORIO
Stimolare alla manualità ludica e cre-attiva, affinando competenze di oculo-manuali fini
Stimolare alla cittadinanza attiva con molteplici modalità di partecipazione e protagonismo
Riconoscere il collegamento tra locale e globale, il riflesso del piccolo nel grande, imparando a so-stare nella complessità
Apprendere attraverso il gioco, sviluppando nuove conoscenze e saper affinati nel confronto con varie fonti, siano essere persone che mezzi materiali e virtuali.

CONTENUTI DEL LABORATORIO
I 10 tipi di giocattoli (ciascuno di essi rappresentati da molteplici copie) saranno un’opportunità per giocare creativamente assieme e per coinvolgere i partecipanti in percorsi di attivazione della manualità, nonchè per attivare 10 diversi percorsi di ricerca e creatività da sperimentare in aula.
Questi 10 percorsi sono identificati con le seguenti parole chiave*: cittadinanza, mondialità, conflitti, giustizia, valori e prospettive, sostenibilità, interdipendenza, diritti, diversità, scienza di base, creatività e tradizione.


Ogni classe, nel tempo concesso di 4/5 incontri, praticherà al massimo la costruzione di due o tre giocattoli.

-Esercizio della manualità ludica e cre-attiva, realizzando molteplici copie di 2 o 3 giocattoli, ricorrendo a materiali di riuso e riciclo, con tecniche semplici e strumenti della manualità, non elettrici.
-Partecipare ad uno o più percorsi di apprendimento connessi ai giocattoli che si sono costruiti, sollecitando la ricerca, la creatività e la socializzazione, materialmente entrando nel senso delle “parole chiave” sopra nominate.
-Concludere il percorso con un evento corale e partecipato, come potrebbe essere una festa della scuola nella scuola o in un altro luogo pubblico – cogliere l’occasione di mettere i partecipanti in relazione con nuove persone affinchè sino essi stessi ad insegnare ad altri quanto hanno appreso.

TEMPISTICA E DURATA DEL LABORATORIO
Laboratorio di quattro/cinque incontri di due ore ciascuno, preferibilmente al pomeriggio. Si rinvia  ad un momento di programmazione l'articolazione del laboratorio e del suo sviluppo.

Sviluppo: il laboratorio è parte integrante del progetto della Festa del diritto al gioco 2026, e si prevede un momento conclusivo e di valorizzazione dei manufatti realizzati all’interno di GiocOsa, ovvero la msotra di piccoli giocattoli realizzati dalle scuole, tenuta presso la sala espositiva PR2 di via D’Azeglio n.2 di Ravenna, nel periodo dall’11 al 17 maggio 2026.
Le classi saranno anche invitate a condividere i loro saperi e competenze acquisiti/e con il laboratorio in momenti di scambio con altre classi e/o, meglio ancora con l'uscita in un luogo pubblico; ad esempio in una piazzetta pedonalizzata  del centro città, dando un segnale di esercizio della cittadinanza attiva, sapendo già che l’esperienza sarà divertente e nel contempo impegnativa, incontrando i "passanti" per invitarli ad ascoltare storie e a giocare assieme.
All’organizzazione dell’Associazione il compito di costituire contesti sicuri, adeguati e valorizzanti.


Note aggiuntive
* Le 10 parole chiave per 10 percorsi:
-cittadinanza (l’auto costruzione di giocattoli supporta il senso della partecipazione, sostiene e affina il rispetto per sé, gli altri e le cose);
-mondialità e intercultura (i giocattoli della tradizione hanno connessioni con la cultura ludica globale, in questo senso il gioco contribuisce a costruire ponti, a stimolare scambi e il confronti, concorrendo a stimolare un sentire comune per la comune umanità tra i popoli);
-conflitti (durante il processo di costruzione del giocattolo si condividono risorse e strumenti, soprattutto se si collabora per realizzare qualcosa in coppia o piccolo gruppo, arrivando a giocare assieme, questo porta a possibili incomprensioni e litigi, da dirimere in maniera nonviolenta, con attenzione al “sentire”);
-giustizia (progettare l’etichetta per il  giocattolo costruito con le proprie mani, un’azione che permette di sviluppare un personale punto di vista critico e costruttivo rispetto al giocattolo comperato, sul passaggio da consumatori a consum-attori);
- valori e prospettive (che cosa sono i giocattoli dal punto di vista dei bambini  e delle bambine e che importanza viene attribuita al gioco? giochi moderni e giochi antichi ma che cos’è che vale veramente agli occhi delle nuove generazioni?);
-sostenibilità (lo sappiamo, se potessero, i bambini e le bambine potrebbero essere i meglio riciclatori di oggetti e materiali, dare una seconda vita alle cose è possibile, soprattutto se lo si scopre divertente;
 -interdipendenza (da dove arriva una bottiglia di plastica? materiali e  strumenti dell’attività di costruzione del giocattolo del “fai da te” sono prove di una concreta interdipendenza globale);
-diritti (l’Art. 31 o diritto al gioco è una pratica e valida via per conoscere anche gli altri diritti della Convenzione);
-diversità (anche quando si gioca ci sono motivi per l ‘inclusione e l’ esclusione dal gioco, e il gioco non è immune alle fragilità dell'essere umano, ma la sua speciale, cornice rende più semplice il riavvicinarsi);
- scienza di base (i giocattoli funzionano se riflettono i meccanismi per cui il Mondo funziona);
-creatività (l’articolo 31 oltre al gioco, promuove la pausa la ricreazione e l’accesso all’arte e alla cultura da protagonisti) e tradizione (partire da ciò che era tramandato per approdare all’originale).